Israel Start Up Nation, Nils Politt pronto alla nuova avventura: “Sarà incredibile correre insieme a Greipel e spero di vincere una Classica”
Nils Politt è uno dei molti corridori che sono passati dalla Katusha alla rinnovata Israel Start Up Nation, pronta a fare il suo debutto nel WorldTour. Il ciclista tedesco sarà uno degli uomini di punta della formazione israeliana per le Classiche, dopo aver sorpreso tutti con le sue ottime prestazioni del 2019, soprattutto con la seconda piazza alla Parigi-Roubaix dietro a Philippe Gilbert ma anche riuscendo ad ottenere altri buoni piazzamenti come il quinto posto al Giro delle Fiandre e il sesto alla E3.
Il tedesco si troverà il prossimo anno a correre a fianco di un suo grande idolo oltre che suo grande amico, Andrè Greipel: “Quando ero giovane occasionalmente si allenava con noi – le sue parole a wielerflits – Ricordo bene che ero immensamente deluso se non c’era. Era il mio grande idolo. André lo sapeva. Viveva a un miglio di distanza da me. Ci siamo allenati sempre di più insieme e siamo diventati amici. Non riesco ancora a credere che ora siamo nella stessa squadra. André non è solo un modello, ha anche quindici anni di esperienza ai massimi livelli. Ha vinto più di 150 gare nel corso della sua carriera. Averlo al mio fianco nelle Classiche sarà un grande valore aggiunto. Penso che André Greipel sia sottovalutato”.
Politt analizza anche il suo 2019 che ovviamente ha visto nel suo secondo posto alla Parigi-Roubaix il momento più alto: “Stare sul podio di una Classica Monumento è stato fino ad ora il momento clou della mia carriera. Ma ho anche concluso quinto al Giro delle Fiandre. E sesto alla E3 Harelbeke. In realtà anche la seconda metà dell’anno non è stata affatto male. Sono stato il capitano quasi ovunque abbia corso, questo è mentalmente stressante. Credetemi, ero felice di essere esente dal viaggio in Cina. Era tempo di ricaricare le batterie”.
Il tedesco ripercorre anche le difficoltà che hanno portato alla chiusura della squadra: “Sono già un paio d’anni che la Katusha ha alti e bassi. Nel 2019 abbiamo avuto problemi con Marcel Kittel. Marcel è stato uno dei migliori velocisti al mondo, ma ha avuto problemi con la gestione del team. Inoltre, gli sponsor non erano contenti dei risultati del 2018 e del 2019. I problemi sono cresciuti dopo la primavera. Il team avrebbe continuato a esistere o no? I ciclisti hanno cominciato a temere per il loro futuro. E hanno iniziato a correre sempre di più per se stessi invece di pensare alla squadra. Può capitare date le circostanze, ma è stato un freno allo spirito di squadra“.
Ora è pronto alla sua nuova esperienza con la squadra israeliana: “Sono convinto che arriveremo in Primavera con un team competitivo. Non c’è solo l’esperienza di André Greipel, ma anche ragazzi come Hugo Hofstetter, Mads Würtz Schmidt, Tom Van Asbroeck, Jenthe Biermans, Rick Zabel e Matthias Brändle sono pedine preziose nel nostro nucleo per le Classiche. Inoltre, sono particolarmente lieto che il caposquadra Dirk Demol stia per raggiungerci. Mi è piaciuto lavorare con lui quest’anno. Io penso di essere sulla strada giusta. Sto migliorando un po’ ogni anno. Mi auguro di continuare su questa strada e spero di riuscire nel 2020 a vincere una Classica“.
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